Chi siamo

La nostra Associazione, dedicata a Filippo Neri, grande figura storica del cattolicesimo romano, è una organizzazione non profit di volontariato, iscritta al RUNTS. È presente a Roma, in particolar modo nei Municipi XIII e XIV. Si è costituita nel 2002, dando forma giuridica ad una attività di volontariato nata in forma spontanea nel 1992.

Opera in stretto contatto con l’Istituto delle Suore di Carità dell’Assunzione, fondate da Padre Pernet a fine ottocento in Francia e presenti a Roma da decenni. L’Associazione è inoltre in collegamento con una rete di associazioni e cooperative simili di altre regioni italiane.

Protagonisti delle attività della Associazione sono numerosi volontari, sia giovani universitari sia adulti e famiglie. Inoltre, per alcuni progetti collaborano diversi operatori qualificati, tra i quali docenti di scuola elementare, media inferiore e superiore, assistenti sociali, psicologi, operatori sanitari, educatori.

Lo scopo

Lo scopo della Associazione è il sostegno al compito educativo della famiglia, attraverso l’assistenza domiciliare ai nuclei familiari più bisognosi, specialmente se immigrati, l’aiuto nello svolgimento delle attività scolastiche dei minori e la prevenzione del disagio minorile e della dispersione scolastica.

La nostra particolare metodologia di intervento è tesa a costituire una realtà di rapporti positivi tra famiglie che diventa possibilità di fare esperienza di un gusto e di verità di significato nella propria esistenza per tutti coloro che la incontrano.

Come lavoriamo

  • Centralità della persona.

Attenzione alla persona nella sua integralità alla quale si offre la possibilità di usufruire di un rapporto positivo, che la aiuti e la sostenga nell’affrontare le difficoltà e i problemi dell’ambito in cui vive.

  • Condivisione del bisogno.

Partire sempre dalla condivisione di un bisogno determinato e concreto, attuata attraverso rapporti stabili con le famiglie prese in carico e l’accompagnamento dei minori nel loro cammino di apprendimento e integrazione.

  • Domiciliarità.

Valorizzazione del domicilio della famiglia e del minore come ambito primo in cui si realizza il percorso di crescita e integrazione. Il “domicilio” in quanto luogo di crescita e sviluppo può, in qualche caso, essere un concetto allargato rispetto alle mura domestiche e si può identificare con la rete di rapporti positivi, fondamentali per uno sviluppo adeguato. Essi si esprimono in alcuni luoghi privilegiati che possono essere, oltre alla casa propria, la casa degli amici o ambienti come la nostra sede, in cui sono presenti in modo stabile figure amiche. Spesso infatti i luoghi fisici dei minori seguiti non offrono spazi fisici e affettivi adeguati.

  • Continuità educativa.

Stabilità del gruppo degli educatori. Coinvolgimento e collaborazione tra educatori e genitori. L’alleanza con gli aspetti positivi presenti nella famiglia si attua con l’offerta di momenti di convivenza in cui i genitori possono vedere il cambiamento in atto dei loro figli.

  • Prevenzione.

Principio di base è la prevenzione, perché diminuiscano le situazioni di rischio e perché le difficoltà esistenti non degenerino in cronicità. La presenza dell’operatore nella famiglia costituisce un fattore che fa’ sì che emergano e si attivino le risorse presenti in essa, e che la famiglia stessa utilizzi quelle presenti nel territorio e nel tessuto sociale.

  •  Flessibilità.

La flessibilità permette di dare risposte mirate e differenziate di sostegno non solo nella varietà e poliedricità progettuale, ma anche nell’utilizzo di spazi e tempi: presenza presso il domicilio, presenza nei contesti di vita del minore, attività educative e aggregative presso la sede dell’ente.

  •  Metodologia di rete.

Cerchiamo costantemente sinergie con i servizi territoriali e le organizzazioni di terzo settore presenti sul territorio. Ogni persona ed ogni famiglia è di fatto il punto nodale di un intreccio di relazioni che costituiscono una rete. I rapporti di rete costituiscono, pertanto, la trama entro cui si attua l’intervento.